I tappeti Isfahan

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La città di Isfahan è posizionata al centro dell’Iran tra le montagne Zagros, sulla sinistra, e il deserto a destra. Nonostante la città sia industriale, è un centro turistico a causa della sua storia.  Architetturalmente la città è un capolavoro è una delle migliori del mondo Islamico.  L’Iman square con due moschee insieme ai palazzi, i parchi e gli antichi ponti sono un’ispirazione per artisti che creano arte orientale. Durante la dinastia Safavide (1502-1736) Isfahan era la capitale della Persia. Questo era è stata la migliore per gli artisti, in particolare in questa città, sia architetturalmente che artigianalmente ed ecco perchè i tappeti Isfhan hanno una grande reputazione nel mondo.

I tappeti Isfahan sono normalmente annodati sia in seta che in cotone con più di 1.000.000 di nodi per mg. molti artisti a Isfhan oltre a ispirazioni da poeti persiani ( Rumi, Hafez, Attar), natura e accenni spirituali che sono ingranati nella cultura, utilizzano anche motivi tradizionali ispirati dall’architettura e dalle mattonelle che decorano i palazzi di questa grande città.

Sia classici che moderni, i tappeti Isfahan sono estremamente affascinanti, l’attenuamento dei colori, specialmente l’eliminazione dei forti rossi, li rendono compatibili con gli interni occidentali. Oltre al rosso, altri colori comuni usati per i tappeti Isfhan sono il blu e il beige freddo. I modelli tradizionali degli Isfahan sono Shah Abbas, vaso, albero della vita e schemi figurati, ma i più importanti sono ispirati dalla moschea famosa di Shah Luti Allah a Isfhan, nelle forme con un medaglione circolare centrale.

I tappeti Isfahan godono di grande classe quando si parla di composizione dei motivi, materiali e disegni. E’ importante sottolineare che questi tappeti hanno una eccezionale qualità di seta e lana (chiamata lana Kork in Iran) per lo stile dei nodi persiani (asimmetrici).

I tappeti antichi creati a Isfhan sono colorati e ricchi di toni e alcuni antichi esemplari venivano definiti in Europa occidentale come “Tappeti polacchi”. Questo soprannome è riferito a tappeti annodati con fili in seta, oro e argento in Persia durante il sedicesimo e diciottesimo secolo e venivano esportati nelle colonie Polacco-Lituane. Venivano commissionati da nobili polacchi, alcuni di questi vennero successivamente venduti a compratori dell’Europa occidentale che erano convinti fossero polacchi.

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