Tappeto Amoghli: il protagonista del Khorasan
I tappeti Khorasan e specialmente i tappeti mashhad hanno una brillante reputazione nel mercato dei tappeti. Tra questi tappeti, il nome “Amoghli” è un nome famoso che si riferisce ai tappeti realizzati dai fratelli Amoghli. I tappeti delle officine dei fratelli Amoghli sono ancora in mostra poiché furono ordinati da Reza Khan Pahlavi che allora era un generale dell’esercito della dinastia Qajar del ultimo re Ahmad Shah che stato destituito appunto dal reza khan che ha dato luogo alla dinastia Pahlavi , per il palazzo del re. Alla fine della dinastia Qajar, i tappeti persiani divennero popolari nel mondo e molte aziende iniziarono a investire nel mercato dei tappeti. Le città come Tabriz, Kerman, Isfahan e Mashhad avevano artigiani esperti e divennero centri famosi per la annodatura dei tappeti. Tra questi esperti, la famiglia Amoghli divenne famosa per le sue meravigliose produzioni dei tappeti pregiati su larga scala.
La famiglia Amoghli era originaria di Tabriz. Emigrarono a Mashhad durante il 12° secolo e aprirono i loro laboratori di tappeti nel centro di Mashhad e Torqabeh, questo ultimo è una città situata a 29 km a est di Mashhad. Successivamente hanno aperto altri laboratori a Mohammad Abad, Birjand, Golmakan e Shandiz con oltre 150 telai per annodare i tappeti in alcuni di essi.
La reputazione della famiglia Amoghli è dovuta ai loro laboratori di grandi spazi per poter installare i telai di grande dimensioni per annodare i tappeti di grandi dimensioni. Alcuni di questi laboratori avevano un’altezza del tetto di oltre 8 metri, adatta per annodare grandi tappeti. I tappeti del Palazzo di Marmo a Teheran con dimensioni 10×14 metri sono stati annodati nel laboratorio Amoghli.
I nodi dei tappeti Amoghli sono solitamente sia simmetrici (turchi) che asimmetrici (persiani). In alcuni tappeti pregiati ad alta densità, si usava il mezzo nodo per poter avere delle linee curve precise nel disegno. I colori dei tappeti Amoghli sono di alta qualità di origine naturale. È noto che utilizzavano artigiani molto esperti per eseguire il processo di tintura per assicurarsi che la lana per annodare i tappeti avesse un colore unico.
Poiché la maggior parte dei tappeti Amoghli erano disegni personalizzati, utilizzavano i disegni di antichi tappeti persiani del periodo safavide e precedenti, oltre a immagini di tappeti provenienti da musei all’estero. Con l’esperienza acquisita nel corso degli anni, hanno interferito in questi progetti e li hanno resi unici. Molti dei tappeti Amoghli all’epoca di dinastia Pahlavi erano in esposizione nelle ambasciata Iraniana a parigi e in palazzi come Mellat, Golestan e Sa’d Abad e in alcuni musei sia in Iran che in Francia e Inghilterra.